martedì 8 dicembre 2015

Nel giorno dell'Immacolata breve riflessione sui Consigli Evangelici

Carissimi fratelli e sorelle, nel giorno in cui la Chiesa Cattolica celebra la Solennità dell'Immacolata Concezione di Maria Santissima e nel giorno in cui il Santo Padre ha aperto la Porta Santa - dando così inizio al Giubileo della Misericordia - ho fatto la mia riflessione sull'importanza e il valore dei Consigli Evangelici.
L'ho fatto seguendo una traccia preparata dalle Suore della "Fraternità Buon Samaritano" di Bovalino (Reggio Calabria) che scrivono:
CASTITA’: Mediante il consiglio evangelico della castità, che “comporta l’obbligo della continenza perfetta nel celibato” (canone 599), vogliamo esprimere la nostra appartenenza totale a Cristo, offrendogli tutto ciò che siamo: corpo, energie, amore, volontà, sentimenti, vivendo in rapporto sponsale con Lui.
Convinti che Cristo solo è il centro della nostra esistenza vogliamo ricondurre a Lui i nostri affetti, scegliendolo come unico sommo bene, “perché forte come la morte è l’amore”.
POVERTA’: Dio Padre ci ha chiamati a seguire Cristo, il Figlio dell’uomo che “non ha dove posare il capo” (Matteo 8, 20); la povertà evangelica assunta come stile di vita è pertanto segno che annuncia ai fratelli la disponibilità a farsi pellegrini per le strade degli uomini come Gesù Buon Samaritano.
Scegliamo di fare nostro uno stile di vita semplice, essenziale, che si evidenzi tanto negli abiti che indossiamo quanto negli ambienti in cui viviamo. Ci poniamo in continuo discernimento tra ciò che è necessario e ciò che è superfluo, tra ciò che può servire ai fini della missione e ciò che soddisfa solo esigenze personali, secondo l’invito di Gesù: “ Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né bisaccia, né pane, né denaro, né due tuniche per ciascuno...”. (Luca 9, 3)
OBBEDIENZA: Il consiglio evangelico dell’obbedienza trova il suo significato profondo in una visione di fede che ci permette di aderire pienamente e prontamente come Maria, al progetto del Padre per la salvezza dei fratelli, sapendo di offrire il dono della propria libertà in conformità a Cristo che offrì se stesso fino alla morte e alla morte di croce (Filippesi 2, 8). 
Leggendo e meditando ciascuno di questi paragrafi ho pensato a Maria Immacolata.
Come ha vissuto Lei la castità?
Come ha vissuto ed insegnato al piccolo Gesù la povertà?
Come ha fatto ad obbedire senza indugi alla volontà del Padre che Le ha chiesto di diventare la Madre del Salvatore?
Carissimi fratelli e sorelle, questo Anno Santo sia per noi occasione speciale di riflessione sulla nostra vita di cristiani, sulla nostra vita di figli e sulla nostra vita di fratelli e sorelle in famiglia, sul lavoro, a scuola, ecc...
Con la speranza che questa mia riflessione vi sia d'aiuto vi saluto e vi abbraccio chiedendovi la cortesia di pregare per me povero peccatore.
Andrea #Elia Rovera
Fondatore del Gruppo Cvm Cuneo



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