lunedì 20 aprile 2015

I Sacerdoti e i Religiosi non vestano in abiti civili

Carissimi fratelli e sorelle, oggi pomeriggio ho salutato un sacerdote vestito in abiti civili e senza Croce. Una signora, quando il sacerdote è passato, mi ha detto: «Ma quello lì è un prete? Non lo avrei mai detto. Come mai non indossano l'abito, si vergognano?».
Io mi son limitato a dirle: «Sa come si dice? L'abito non fa il monaco. Preghiamo per lui». Non potevo mica dire che pure io preferirei i Sacerdoti in talare!
Arrivato a casa, però, mi sono andato a documentare in merito e ho trovato un bel pensiero del Vescovo che incise molto nella vocazione di san Giovanni Paolo II: "L'abito non è un indumento come gli altri costumi, ma è una professione di fede davanti agli uomini, è una coraggiosa testimonianza a Cristo, è ammettere di appartenere alla Chiesa.
Togliere l'abito è come togliere la croce lungo la strada, perché non mi ricordasse di Dio". (Cardinal Stefan Wyszynski, Primate della Polonia dal 1948 al 1981)
Come ben sostengono i Chierici Regolari Teatini su Facebook: "l'argomento che un Sacerdote senza un segno distintivo è più vicino alla gente non convince perché se la gente cerca un contatto con lui e vuole parlargli lo fa perché è sacerdote" non perché è bello o moderno.
Quando vediamo i nostri Sacerdoti senza la talare o il clergyman (camicia con colletto bianco) facciamoglielo notare con gentilezza e senza tono di accusa o giudizio.
Le persone, vedendo un prete, potrebbero aver voglia di parlare di cose spirituali ma se non sanno che l'uomo che hanno di fronte è un uomo di Dio come fanno?
Carissimi fratelli e sorelle, preghiamo tanto per i nostri Sacerdoti perché la loro perseveranza e la loro santificazione dipende anche da noi.
Un abbraccio, Elia.

Nessun commento:

Posta un commento